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Recensione - Just one year

25/3/2020

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Titolo: Just One Year
Autore: Penelope Ward
Data di pubblicazione: 22 febbraio 2020
Link di Goodreads
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Sinossi:
The beginning of my sophomore year in college was off to a rough start.
On the first day of orientation, I had an altercation with an infuriating British dude in a campus bathroom.
(The ladies’ room was out of order. So, I used the men’s room. Don’t judge.)
I got home later that night and realized that the foreign student we were expecting to rent a room in my parents’ house was allergic to our cat.
So, the spare room went to someone else: Caleb—the British guy from the men’s room.
And so it began…my love-hate story with Caleb Yates. Or was it hate-love in that order?

The guy knew how to push every one of my buttons.
Sometimes I’d email him to express my aggravation and disdain.
He’d actually rewrite my own words and send them back to me.
That was the type of infuriating person Caleb was.
So frustrating.
And…
Sometimes incredibly funny and endearingly sweet.
And hot.

He eventually grew on me, and Caleb soon became one of my best friends that year.
Too bad he was headed back to England soon, so nothing could happen between us—for so many reasons.
I definitely couldn't fall in love with him, especially since all we had was just one year.

Recensione:

Avevo altissime aspettative per questo libro, la trama era perfetta per farmi innamorare, il setup era quello giusto per farmi venire le farfalle allo stomaco… purtroppo non è stato così. Non che il libro non mi sia piaciuto, anzi, ho dato tre stelline su cinque, solo che mi aspettavo i fuochi d’artificio e non ci sono stati.

Non riesco a dare una precisa motivazione a ciò che non mi è piaciuto, ma la sensazione generale è che non sono riuscita a farmi piacere il personaggio maschile. La storia d’amore mi è piaciuta, mi è piaciuta la protagonista femminile, Teagan, con tutti i suoi problemi e la sua storia che l’ha portata a isolarsi anche dalla sua stessa famiglia. Mi è piaciuto come Caleb, il protagonista maschile, sia riuscito a fare in modo di avvicinare Teagan alla sorellina, ma non ho capito, sinceramente, il comportamento di lui.

Inizialmente l’ho trovato fastidiosamente arrogante. L’autrice l’ha posto fin dall’inizio come una persona che si diverte a punzecchiare la protagonista; potrebbe essere carina questa cosa, ma per come viene costruita la sua persona, è più grande di lei, maturo per la sua età e questo punzecchiarla risulta quasi un comportamento di superiorità borioso. Altra cosa che all’inizio mi ha infastidita è il modo di far capire a lei che ha sbagliato, risulta, come prima, arrogante e borioso.

Le cose però migliorano col passare delle pagine, ti dimentichi dei suoi atteggiamenti iniziali e apprezzi finalmente un personaggio. È appunto maturo, ha dei comportamenti coerenti con una persona che ha passato dei brutti momenti durante la sua infanzia e per questo è cresciuto in fretta, intuisci che ci sia qualcosa che si è lasciato alle spalle a casa ma il suo comportamento all’interno di tutta la storia ti fa percepire una persona sicura di sé, che riesce ad ammettere i suoi sentimenti, che fa le scelte giuste, che non tradisce. Insomma, una persona matura, equilibrata e razionale.

Quando ci avviciniamo al finale e lui deve tornare a casa dopo l’anno di scambio all’estero, però, mi sfugge qualcosa e il suo comportamento diventa incomprensibile. È come se il suo personaggio venisse rimosso dal libro e sostituito con qualcuno di irrazionale, insicuro e l’esatto opposto di quello che era prima. Immagino che l’autrice volesse dimostrare proprio questo, il contrasto tra il passato che l’ha segnato e il futuro che poteva avere, però, per come ha costruito il personaggio, lo stacco è stato troppo netto e sembrano due libri completamente diversi.

Mi direte “cavolo, questo libro è bruttissimo, perché dovrei leggerlo?” Il libro NON è brutto. La storia d’amore è bella, piccante, una di quelle che ti fa sentire al sicuro. Non si tratta della solita storia tra collegiali dove c’è tutta una serie di malintesi, tradimenti, ripicche e vendette. Si passa dall’amicizia all’amore in una maniera così naturale che sei tu, mentre leggi, a spingerli verso quella direzione. Le persone non mandano all’aria amicizia e amore per incomprensioni, in questo libro le persone parlano e si chiariscono e questa cosa è stata una boccata d’aria fresca. Finalmente un libro dove non ti viene voglia di gridare e prendere a schiaffi i protagonisti per le loro scelte insensate.

Se vi piacciono gli slow burn romance, questo è quello che fa per voi, con tanto di sospiri e ore piccole per andare avanti con “solo un altro capitolo”
​
Insomma, a chi consiglio questo libro? A quelli che amano le storie d’amore conquistate lentamente, senza drammi inutili ma con un sentimento profondo e sincero di fondo.
 
3 su 5 su Goodreads.
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    Moglie, scrittrice e cittadina del mondo. Mi piacciono i libri, le serie tv e creare qualsiasi cosa possa essere considerata artistica. Sogno di diventare anche una sceneggiatrice.

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