Sinossi:
Brady… What the hell do I know about raising a baby? Nothing. Not a goddamn thing. Yet here I am, the sole guardian of my niece. I’d be lost if it weren’t for Katherine, the beautiful girl who seems to have all the answers. Katherine, who’s slowly finding her way into my cynical heart. I keep reminding myself that I can’t fall for someone when we don’t have a future. But telling myself this lie and believing it are two different things. Katherine… When Brady shows up on a Harley, looking like an avenging angel—six feet, three inches of chiseled muscle, eyes the color of wild sage, and sun-kissed skin emblazoned with tattoos—I’m not sure if I should fall at his feet or run like hell. Because if I tell him what happened the night his family died, he might hate me. What I don’t count on are the nights we spend together trying to forget the heartache that brought us here. I promise him it won’t mean anything, that I won’t fall in love. I shouldn’t make promises I can’t keep. Recensione:
“Shameless” di Lex Martin è il classico New Adult con un giusto mix di sensualità e battute che mi fa ridere e arrossire mentre lo leggo. Adoro questo genere di romanzi, dove non c’è vergogna a parlare di sesso (anche se mai in maniera pesante o volgare) e soprattutto dove ci si scherza sopra in maniera del tutto naturale.
“Holy six-pack. I should pull my hands back, but I can’t. Maybe the oxygen deprivation warped my brain because my head is screaming to let go, but my fingers have a mind of their own… and they start to squeeze the taut muscle.”
Dopo aver versato lacrime con Colleen Hoover, avevo bisogno di leggere un libro dove i sorrisi superassero i sospiri e sono contenta di aver iniziato questo romanzo. Nonostante abbia argomenti tristi alla base dell’incontro tra i due protagonisti, Brady e Katherine, l’autrice è una di quelle che non usa le tragedie per strapparti sentimenti forti, ma che si sofferma sulle piccole cose che rendono la vita meno brutta, nonostante la situazione. Ho sempre pensato che sia più facile alzare il numero di stelline dei voti stappando lacrime al lettore, per questo apprezzo un libro che si sofferma sul lato positivo della storia e riesce a fartelo apprezzare comunque.
“’Would dinner help? You must be starving. You’ve been in here brooding since you tried to flash me your palm tree this morning.’
Tutto il libro è arricchito dallo scambio di battute tra i due protagonisti e rende meno pesante il background della storia che è, in realtà, triste. Da questo piccolo estratto potrebbe sembrare che la storia sia superficiale e un po’ volgarotta, invece i due protagonisti sono costruiti molto bene. Entrambi hanno dei problemi irrisolti che sono ben fondati, validi, per niente frivoli. In tutto il libro si mettono in discussione e quello che mi piace di questa serie (tutti i libri che sto leggendo e di cui vi parlerò) è che mettono sempre in discussione il fatto di essere all’altezza. Non danno mai la colpa agli altri per i loro errori e la sensazione che permea tutti i libri è che nonostante la vita riversi loro addosso delle disgrazie, non sono succubi della situazione. Prendono decisioni, si fanno carico delle loro responsabilità, magari lo fanno sbagliando ma non c’è quell’effetto “Harry Potter” dove qualcuno deve arrivare in loro soccorso perché la situazione cambi. Apprezzo moltissimo questo dettaglio dei libri, non ho mai amato molto le principesse da salvare.
La trama del libro è molto semplice, alcune recensioni negative che ho letto dicono che è prevedibile, si capisce fin dalle prime pagine come finirà questa storia (soprattutto perché sono tutti libri autoconclusivi) ma è proprio per questo che è bello scoprire come procede la storia. Ti concentri sul viaggio e non sulla meta finale. Ci sono tanti piccoli dettagli che la arricchiscono. Io qui ho messo solo un paio di estratti ma in realtà ho sottolineato sul mio Kindle interi paragrafi: ho più note che capitoli!
Insomma, a chi consiglio questo libro? A chiunque abbia voglia di qualcosa di mediamente piccante, ma non volgare, e che apprezzi il lieto fine. A chi non ama necessariamente piangere durante la lettura perché gli rimanga qualcosa dentro alla fine dell’ultima pagina.
4 su 5 su Goodreads.
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AutoreMoglie, scrittrice e cittadina del mondo. Mi piacciono i libri, le serie tv e creare qualsiasi cosa possa essere considerata artistica. Sogno di diventare anche una sceneggiatrice. Archivi
Marzo 2020
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