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Recensione - Uno splendido disastro

12/2/2020

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Titolo: Uno splendido disastro
Autore: Jamie McGuire
Data di pubblicazione: 2013 da Garzanti
Link di Goodreads
Sinossi:
Camicetta immacolata, coda di cavallo, gonna al ginocchio. Abby Abernathy sembra la classica ragazza perbene, timida e studiosa. Ma in realtà Abby è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato, dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora che è arrivata alla Eastern University insieme alla sua migliore amica per il primo anno di università ha tutta l'intenzione di dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo. Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una ragazza diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. C'è una definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato per eccellenza. Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano quelli castani di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Eppure Abby è assolutamente determinata a non farsi affascinare. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover convivere sotto lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un'inaspettata mistura di dolcezza e passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo all'anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi silenzi e le sue improvvise malinconie. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto.

Recensione

Fare una recensione di “Uno splendido disastro” è molto difficile, perché, se da un lato il libro mi è piaciuto, dall’altro ci sono un paio di cose che mi avrebbero volentieri fatto lanciare il romanzo dalla finestra. La caratteristica che lo contraddistingue, però, è che ti fa provare emozioni forti, sia positive che negative, non ci sono le mezze misure e questo lo apprezzo molto di un romanzo.
Ma iniziamo dal setup di questa storia; ci sono l’università, il campus, la ragazza vestita di cardigan rosa e orecchini di perle alle orecchie e il cattivo ragazzo di turno che picchia duro nei combattimenti clandestini per soldi. Insomma, tutti gli ingredienti per un classico New Adult già letto, forse, troppe volte, ma non è così. Quello che mi è piaciuto di questo libro è che le parti tra i due spesso si invertono e la linea di confine che demarca la loro separazione tra buono e cattivo, a volte, non è così netta.
“L’ombra di un sorriso gli fece comparire le fossette sulle guance. Più sorrideva più volevo odiarlo, ma proprio quel gesto era ciò che rendeva impossibile farlo.”
Abby è fin da subito attratta da Travis, è impossibile non notare la sua bellezza, come è impossibile non notare lo stuolo di ragazze che passa dal suo letto per una notte soltanto. Lui è famoso nel campus proprio perché ci sa fare con due cose: i pugni e le ragazze. Due ragioni per cui Abby vuole rimanergli alla larga il più possibile, più, forse per la prima che per le donne che non fanno neppure in tempo a scaldargli il letto. Abby infatti non è la classica brava ragazza, non è quella ingenua matricola che si fa abbindolare dal belloccio di turno con promesse da marinaio. No, Abby è una brava ragazza perché ha deciso di lasciarsi alle spalle una vita di sregolatezze che la rendeva succube di un ambiente da cui voleva scappare: quello dei tavoli da gioco. E gli incontri clandestini, le scommesse, i soldi facili, sono la ragione principale per cui non vuole Travis attorno, non il fatto che sia un donnaiolo impenitente.
“Parker guidò fino al ristorante rispettando esattamente i limiti, usando in maniera appropriata le frecce e rallentando a una velocità ragionevole a ogni semaforo giallo. Quando parlava a malapena distoglieva brevemente lo sguardo dalla strada. Quando arrivammo al ristorante, ridacchiai”
Abby prova a frequentare persone che sono l’emblema della stabilità e sicurezza, ma tutto quello che prova la porta a ridacchiare, perché quando hai provato le montagne russe con Travis non puoi pretendere che un giro sulla giostra coi cavalli ti dia le stesse emozioni. E questa parte l’autrice riesce a tirarla fuori davvero dai suoi protagonisti, è forse la parte che mi è piaciuta di più di tutto il libro: Abby che lotta con sé stessa per tenere la testa sulle spalle. Mi sono sentita vicina a lei, ho lottato con lei e ho anche sentito crescere quel desiderio e quella tensione che mi portava inesorabilmente a vederla con Travis.
“Lo sai perché ti voglio? Non sapevo di essere perso finché non mi hai trovato. Non sapevo di essere solo fino alla prima notte che ho passato senza di te nel mio letto. Tu sei la mia unica cosa giusta. Tu sei quello che stavo aspettando”
Quando Travis lascia cadere la maschera da cattivo ragazzo lo fa con sincerità di fronte ad Abby, con una maturità che spunta nonostante le sue insicurezze. Entrambi devono crescere, questo è sicuro, ma Travis ci prova davvero e questo mi è piaciuto del libro. I comportamenti dei due non sono così esagerati come si legge spesso nei new adult romance, sono commisurati al fatto di avere vent’anni e di fare errori a causa dell’inesperienza e dell’immaturità.

Ma ora passiamo alle cose che mi hanno fatto storcere il naso per alcuni messaggi che mi sono arrivati e che non trovo debbano esserci in un romanzo per una fascia d’età giovane. Comportamenti giustificati con forse troppa superficialità che, con gli occhi dei quarant’anni, non sono accettabili, neanche se è l’amore a portarti a fare determinate cose.
“La sua presa si fece più stretta e abbassò la testa, i suoi occhi castani erano determinati. “Ho meno di ventiquattro ore con te. Ti bacerò. Ti bacerò un sacco oggi. Tutto il giorno. Ogni volta che ne avrò occasione. Se vuoi che mi fermi, dimmelo, ma finché non lo farai, farò in modo che ogni secondo del mio ultimo giorno con te conti.”
Questo è uno dei tanti passaggi in cui viene evidenziato il comportamento di Travis nei confronti di Abby, visto così sembra molto un atteggiamento di un ragazzo innamorato ed esasperato dal comportamento della sua ragazza, che si comporta in maniera decisa, ed è così che l’autrice lo fa passare. Il contesto, però, è ben diverso, le sfumature di tutta la situazione è tutt’altro che un capriccio da parte di lei. Abby è arrabbiata con Travis e ha tutte le sacrosante ragioni per esserlo, vuole il suo spazio per riflettere, vuole rimanere da sola per poter decidere in maniera ragionata. Travis non glielo lascia fare, si impone su di lei in maniera pressante e non le permette di prendere una decisione senza di lui.
“Si tirò i miei polsi più vicini alla sua faccia. “Ti amo, dannazione! Tu non andrai da nessuna parte finché non sarai sobria e non troverai una soluzione!”
Non si è mai imposto fisicamente su di lei, non l’ha mai baciata senza che lei lo volesse e le ha sempre chiesto il permesso di toccarla, prima di posare un singolo dito su di lei, ma una relazione abusiva non è solo quella fisica. Non permettere alla persona di decidere secondo la sua volontà è un abuso che si fa su quella persona, una pressione psicologica che condiziona la vita dell’altra persona. In questo libro si è superata più volte quella linea sottile che divide il comportamento da innamorato a quello più abusivo e si è trovato una giustificazione per questo. Il non voler perdere una persona, il fatto di esserne innamorati a tal punto da non accettare che si allontani, non può essere una giustificazione a un comportamento abusivo. Ho apprezzato che nel libro se ne sia parlato, non mi è piaciuto però come è stata risolta la questione.
“Travis mi tirò fuori dalla macchina per un braccio e poi mi caricò sulla sua spalla ancora, portandomi su per le scale.”
Altra cosa che non mi è piaciuta è il fatto che nel finale Travis non subisca nessuna conseguenza per quello che è successo dentro alla scuola. Non voglio fare spoiler, però posso dire che Travis è responsabile quanto gli altri organizzatori di quello che è successo, lui fa parte “dello spettacolo” ed è la ragione per cui quelle persone si trovano lì in quel momento. Non ho trovato realistico che nessuno vada a chiedergli almeno una spiegazione.
A chi consiglio questo libro? Sicuramente a chi vuole una storia d’amore che ti fa fremere sul divano mentre la leggi, una storia dove non ci sia la classica verginella e il cattivo ragazzo. Qualcuno che abbia voglia, però, di ragionare anche su certi comportamenti e capire che sono sbagliati.
3 su 5 su Goodreads
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    Moglie, scrittrice e cittadina del mondo. Mi piacciono i libri, le serie tv e creare qualsiasi cosa possa essere considerata artistica. Sogno di diventare anche una sceneggiatrice.

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